
Lo spettacolo
Artisti Riuniti presenta
LA FATA MATEMATICA
con Galatea Ranzi (Ada Byron)
Paolo Lorimer (Charles Babbage)
testo e regia Valeria Patera
La storia
Ada Byron Lovelace, figlia del poeta romantico Lord Byron, è considerata la prima programmatrice della storia per aver progettato in collaborazione con Charles Babbage la macchina analitica che, perfezionando l’uso del sistema a schede perforate, inventato per i telai meccanici da Monsieur de Jacquard, mette a punto il primo software, anticipando profeticamente le infinite applicazioni tecniche. Attraversando l’ultimo scorcio della sua breve vita arrivò a teorizzare una “scienza poetica”. Alla sua memoria sono stati organizzati premi e concorsi e come riconoscimento del suo fondamentale apporto scientifico nel 1979, 127 anni dopo la sua morte, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti diede il nome di Ada ad un linguaggio di programmazione.
Il testo
Il testo si sviluppa nel tempo di un “nocturne” dove Ada, preda dell’insonnia e della sofferenza fisica rievoca il fantasma del padre, il poeta Lord Byron, che non incontrò mai a causa del divieto della madre dopo il divorzio avvenuto a soli sei mesi dalla sua nascita. Ritornano i versi scritti dal padre per la figlia, il ricordo di lunghe malattie infantili, solitudini. E ritorna la voce imperiosa della madre, Annabella Milbanke, che le impose una severissima educazione e le impedì di vedere il padre, cercando di controllare la sua vita in ogni frangente. È una notte liberatoria per Ada che, a 36 anni, sa di essere malata di cancro all’utero ed è sopraffatta dai debiti di gioco. Ma il fervore della mente e dell’anima le fanno rivivere i momenti di lavoro intellettuale con Charles Babbage, il noto matematico inglese che stava lavorando alla macchina analitica. Con lui Ada aveva messo a punto l’uso delle schede perforate, inventando di fatto il primo linguaggio di programmazione applicabile ad una macchina.
Un flash-back riporta la gioia e l’energia giovanile di quel momento straordinario durante il quale Ada e Babbage lavoravano con fervido impegno al progetto della macchina che, azionata dal vapore, facesse calcoli matematici e un’ampia serie di altre operazioni programmabili con le schede perforate. Poi il flash-back si dissolve e,febbrile, Ada torna al suo solitario presente, al procedere con coraggio verso la fine, a congedarsi dal mondo con il senso di una responsabilità verso l’umanità a cui lascia un sonetto dedicato all’arcobaleno come epitaffio per la sua tomba.
Riferimenti storici all’Italia
Dedica scritta da Charles Babbage sul frontespizio della sua autobiografia:
“A Vittorio Emanuele, Re d’Italia.
Sire,
nel dedicare questo volume a Sua Maestà, compio anche un atto di giustizia alla memoria del Suo illustre padre. Nel 1840, il re, Carlo Alberto, invitò i sapienti d’Italia a riunirsi nella sua capitale. Secondo richiesta dei suoi più dotati Analisti, io portai con me gli schizzi e le note alla Macchina Analitica. Tutto ciò fu esaminato attentamente e i suoi fondamenti furono riconosciuti e convalidati dai suoi figli eccellenti. Verso il l Re, Suo padre, sono in debito per aver dato il primo ufficiale e pubblico riconoscimento della mia invenzione.
Sono felice perciò di poter esprimere appieno il mio sentimento di gratitudine a suo figlio, il Sovrano dell’Italia unita, la
terra che fu di Archimede e Galileo.
Con il più alto rispetto io sono, Sire, fedele servitore di Sua Maestà.
Charles Babbage “
nb
Come si rende evidente da questa nota il legame tra la storia dei due personaggi protagonisti è legata all’Italia e alla
città di Torino cui il testo fa espliciti riferimenti. La rievocazione del ritorno di Babbage dall’Italia e i riferimenti al matematico italiano Luigi Menabrea il cui memoriale fu tradotto in inglese da Ada Byron e che, grazie alle sue note, ebbe il suo lancio ufficiale presso la Società Scientifica inglese, sono gli elementi essenziali.
Musica e scena
Le composizioni del Maestro Francesco Rampichini(www.musikatelier.it) disegnano spazi sonori che inglobano la voce dell’attrice e l’evocativa installazione scenica di carta, ispirata all’idea delle schede perforate, dell’artista pisano Delio Gennai creano uno spazio metaforico e poetico dove presente e passato e futuro s’intrecciano .
La ricorrenza e il progetto
Nel 2015 ricorrerà il bicentenario della nascita di Ada Bryon e sarà celebrato in tutto il mondo. I primi passi di questo “work in progress” (presentazione in anteprima a settembre 2013 al Keats- Shelly House; Ada’s day ad ottobre 2013 alla Sapienza e a Radio 3; progetto editoriale con le edizioni La Sapienza). Il debutto in anteprima è programmato per 13 maggio nell’affascinante e particolarissimo spazio del Teatro di Documenti di Roma. Replica il 14 e 15 maggio e torna in autunno 2014 per avviare il programma di eventi e attività ideate per ADA’S DAY 2014 (come preambolo al grande ADA’SDAY nel2015,anno del bicentenario della sua nascita e un tour per la stagione 2014/15 in diversi teatri Italiani.
La Casa editrice La Sapienza sta lavorando all’edizione di un volumetto(sia in lingua italiana che in lingua inglese) contenente il testo di Valeria Patera e un apparato di note di prestigiose firme, che nell’insieme tratteggiano un ritratto complesso della Byron-Lovelace. Timos teatro-eventi sta lavorando anche alla produzione dell’allestimento in lingua inglese che sarà introdotto da un reading del testo a Londra e dalla pubblicazione /presentazione del volume il lingua inglese.