Angela Finocchiaro
Bruno Stori
Il calamaro gigante
dal romanzo omonino di Fabio Genovesi
Adattamento di Fabio Genovesi, Angela Finocchiaro e Bruno Stori
Regia Carlo Sciaccaluga
Musiche Rocco Tanica e Diego Maggi
con Gennaro Apicella, Silvia Biancalana, Marco Buldrassi, Michele De Paola, Sofia Galvan, Stefania Menestrina,
Caterina Montanari, Francesca Santamaria Amato
scene e costumi Anna Varaldo
disegno luci Gaetano La Mela
Video Willow Production (regia Niccolò Donatini) e Robin Studio
Ideazione creature marine Alessandro Baronio
Costumi Sartoria Teatrale Nanina
Direttore di allestimento Daniele Donatini
Assistente regia Silvia Biancalana
Assistente scenografa Nina Donatini
Gabriele Buonomo direttore di scena
Franco Brasini capo elettricista
Simone Pozzi Fonico
Sergio Alfinito macchinista
Elisabetta Menziani sarta di scena
La vita di Angela è assurda e incomprensibile, come quella di ognuno di noi.
Da ragazza tanti sogni e passioni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della famiglia e della società l’hanno portata a una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola, e non va né su né giù.
Oggi più che mai: tornava a Milano per la cena dell’ufficio, ma il rientro dei vacanzieri dal mare la blocca in coda verso Roncobilaccio. Angela maledice tutta quella gente, maledice pure il mare da cui tornano. E ha ancora la bocca aperta, quando un’onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita.
In un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, dove si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort, che arriva da un’altra nazione e un altro secolo, e in comune hanno solo di non sapere come sono finiti lì.
Così inizia il loro viaggio, che onda dopo onda li sbatterà a vivere le avventure di donne e uomini che invece hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia.
Come Don Francesco Negri, parroco quarantenne che nel Seicento parte da Ravenna e raggiunge a piedi il Polo Nord. Come il piccolo Tommy Piccot, pescatore alle prime armi e maltrattato dai suoi colleghi più grandi, che nel momento del pericolo sarà l’unico ad avere il coraggio di affrontare il Grande Sconosciuto. Insieme a loro marinai delle Antille, ragazzini sognatori vessati dai compagni di classe, nonne che a cena parlano col marito morto, ragazze che per non calpestare le formiche smettono di camminare…
Vite sconosciute ma fondamentali, incredibili ma verissime, legate dall’aver creduto con tutto il cuore all’esistenza di un animale così enorme e lontano dalla normalità che per millenni lo si è considerato una leggenda: Il Calamaro Gigante.
Nei loro panni, Angela e Montfort vivono le loro battaglie, si esaltano ai loro trionfi e si disperano alle tragiche rovine, in un racconto che salta tra i continenti e i periodi storici più importanti, raccontandone i lati più insoliti e meno studiati, ricorrendo a tutti i linguaggi offerti dalla narrazione: immagini, scenografie, musica, danza…in un abbraccio appassionato che raggiunge i cuori di ogni età, dai giovani a quelli che giovani lo sono dentro.
Perché se nel mondo esiste il Calamaro Gigante, allora non c’è più un sogno che sia irrealizzabile, una battaglia inaffrontabile, un amore impossibile.
Per Angela e Montfort, e per chiunque salga a bordo di questo spettacolo, che ci spinge ad andare avanti, o dovunque ci portino i venti e le correnti e le passioni, alla sorprendente, divertente, commovente scoperta delle meraviglie della Natura e quindi di noi stessi. Perché la storia più incredibile di tutte è proprio la realtà.
-Lo spettacolo si rivolge a un pubblico di ogni età, ma riesce a incantare ed entusiasmare gli spettatori più giovani perché ne ricevono messaggi nuovi, positivi, incoraggianti
– C’è per loro una forte spinta motivazionale:
Quel “ce la puoi fare” di cui hanno estremo bisogno, in un mondo dove tutti intorno -gli adulti, i media, lo scenario internazionale- gli parlano solo di crisi, conflitti, impoverimento dell’economia e delle prospettive. Al contrario, il Calamaro Gigante li invita a credere nei loro sogni e a farsi guidare da loro. Gli dice di non restare a testa bassa e coi piedi per terra, perché solo così impareranno a volare.
-C’è una spinta educativa:
Dando nuova vita a epoche storiche conosciute dai ragazzi solo nella rigidità dei testi scolastici, raccontandone aspetti meno noti e più emozionanti, lo spettacolo gli mostra che la storia, la scienza, le materie che studiano a scuola possono essere tutt’altro che noiose. Anzi, hanno tanto a che fare con la loro vita di ogni giorno, e possono aiutarli a capirla e capirsi un po’ meglio.
-C’è inoltre nello spettacolo una spinta ambientale appassionata e originale nel suo vitalismo:
Per sensibilizzare sul tema ambientale e convincere al cambiamento verso abitudini più compatibili, di solito si ricorre a immagini e contenuti funesti e depressivi: visioni di animali morenti, panorami martoriati, colonne di dati relativi alle specie estinte, alle tonnellate di spazzatura, agli anni che ci restano prima dell’irreparabile.
Il Calamaro Gigante invece lo fa con un approccio opposto e solare: raccontando le meraviglie che vivono negli oceani, celebrando la varietà e l’incanto di quelle creature portentose. Perché solo la bellezza e la meraviglia possono scaldare la passione e invitare al cambiamento, solo la consapevolezza di quanto sia magnifico il mondo intorno a noi ci fa comprendere quanto sia inaccettabile continuare ad avvelenarlo.
-Il Calamaro Gigante propone insomma un approccio vitalistico, appassionato e coraggioso alla vita, la nostra e quella del pianeta intorno a noi. È un’ode al tuffarsi, al credere nei nostri sogni, alle scelte coraggiose e originali, quelle in cui si rischia qualcosa, ma proprio in questo modo rischiamo di essere felici.
Fabio Genovesi
CALENDARIO SPETTACOLI
24 gennaio, Avezzano, Dei Marsi
25 gennaio, Spoleto, Nuovo
26-28 gennaio, Firenze, Verdi
30 gennaio, Livorno, Goldoni
02-04 febbraio, Massa, Guglielmi
06 febbraio, Grosseto, Moderno
09-11 febbraio, Lucca, Giglio
13-25 febbraio, Milano, Manzoni
27 febbraio, Arcore, Nuovo
28 febbraio, Lodi, alle Vigne
29 febbraio, Cassano M., Auditorium
01 marzo, Chiasso, Cinema Teatro Chiasso
02-03 marzo, Locarno, Di Locano
06 marzo, Cattolica, della Regina
07 marzo, Forlì, Diego Fabbri
08 marzo, Faenza, Masini
09-10 marzo, Ferrara, Nuovo
13-17 marzo, Genova, Chiesa
19 marzo, Lecce, Apollo
20 marzo, Gioia Del Colle, Rossini
21 marzo, Corato, Comunale
22-24 marzo, Barletta – Curci
04 aprile, Rosignano, Solvé
05 aprile, Poggibonsi, Politeama
06-07 aprile, Prato, Politeama
08 aprile, Concorezzo, Cine Teatro San Luigi
09 aprile, Cesano Boscone, Cristallo
11 aprile, Alessandria, Politeama Alessandrino
12-14 aprile, Torino, Alfieri
16 aprile, Legnago, Salieri
18 aprile, Portogruaro, Russolo
19-21 aprile, Bologna, Celebrazioni
22-23 aprile, Vicenza, Comunale
24 aprile, Belluno, Comunale
25 aprile, Lumezzane, Odeon