18 novembre CESANO BOSCONE
Dal 19 al 20 novembre BRUGHERIO
21 novembre COLLE VAL D’ELSA
Dal 22 al 23 novembre BOLOGNA
25 novembre FERRARA
Dal 26 al 27 novembre GALLARATE
28 novembre BORGOMANERO
29 novembre CHIASSO
1 dicembre FIGLINE
2 dicembre ARESE
Dal 4 al 15 dicembre ROMA
16 dicembre RICCIONE
17 dicembre GARBAGNATE
21 gennaio 2020 SAN SEVERO
22 gennaio 2020 PUGLIA
23 gennaio 2020 BRINDISI
24 gennaio 2020 GIOA DEL COLLE
25 gennaio 2020 BITONTO
26 gennaio 2020 PUGLIA
30 gennaio 2020 FIGLINE
Serena Autieri e Paolo Calabresi
Con: Totò Onnis, Eleonora Vanni
Scene: Carlo Di Marino
Costumi: Alessandro Lai
Musiche: Antonio Di Pofi
Luci: Umile Vaineri
Regia e Adattamento: Piero Maccarinelli
Di: Florian Zeller
Dopo il fortunato debutto 18/19, riprende lo spettacolo La Menzogna di Florian Zeller per una prima ripresa. Lo spettacolo sarà disponibile anche per la stagione 2020/2021.
Vaudeville contemporaneo Zeller prova la sua abilità con infinite varianti sul tema del desiderio del tradimento della verità e della menzogna, Due coppie di amici ,una cena convocata dopo molto tempo e un grande disagio che improvvisamente si presenta fra loro.
Nulla di “Nuovo” ma grande abilità nella declinazione delle varianti,fra le parole si nascondono frustrazioni e risentimenti bugie e sensualità.
È una ridicola resa dei conti che mostra la falsa morale che si nasconde dietro le convenzioni, Paolo e Alice, Lorenza e Michele credono di vivere in un sistema di valori condivisi che si possono facilmente trasgredire.
Ma la dimensione non è psicologica tutto è affidato alla parola, al teatro; si tratta di un abile gioco di maschere, un gioco divertente e crudele che rende confusi i confini fra la menzogna e la verità.il reale e l’immaginario.
L’adulterio sembra essere l’unico orizzonte della vita coniugale.
Ma non è necessario distinguere così chiaramente la verità dalla menzogna.
La commedia costringe gli attori ad abbandonare l’arco psicologico o narrativo dei personaggi,perché,di volta in volta ognuno di loro è chiamato a recitare o giocare un ruolo opposto a quello che ha vissuto nella scena precedente e devono farlo con molta leggerezza senza dare la sensazione che sta mentendo, è l’architettura della commedia che si fa carico della narrazione e l’attore deve sforzarsi di non essere più intelligente della situazione in cui si trova.