di Gianni Clerici
lettura scenica a cura di Piero Maccarinelli
con
Paolo Bonacelli
Giuliana Lojodice
Alvia Reale
Anna Valle
Barbara Valmorin
La mia lunga vita di “vagamondo” mi ha condotto a trascorrere alcune estati in una villa del lago di Como non lontana da Mezzegra, il luogo in cui Mussolini passò l’ultima notte. E la curiosità non solo mia, ma dei miei ospiti stranieri, mi ha spesso spinto a visitare quella che fu la prigione del dittatore e della sua compagna Claretta. In questa occasionale attività di cicerone non ho mai tralasciato di sottolineare che la brigata partigiana che catturò il Duce si chiamava Luigi Clerici. Ma la scintilla a immaginare e descrivere quello che accadde, mi è venuta leggendo una frase di Denis Mac Smith: “ Il problema del fascismo, in Italia, non è stato risolto per il mancato verifi carsi di un processo simile a quello instaurato per il nazismo, in Germania.”. Niente di più vero. Anche se la mia commedia – tragedia ? – processo non vuole, né può rappresentare.