
L’attesa per le loro sorti le porterà attraverso la loro memoria a gettare uno sguardo verso il tempo a venire, un tempo privo di senso, distante da ogni legame con il mondo che fino ad allora avevano conosciuto. In quest’attesa ognuna delle quattro cercherà di trovare il modo di sopravvivere, portando via con sé, nella propria valigia ciò che gli consentirà di farlo. Per Cassandra sarà la vendetta, per Andromaca l’amore per il proprio figlio, per Elena la bellezza, e per Ecuba la memoria di ciò che è stato, di quello che ora è, e di cosa sarebbe potuto essere.
Il nostro allestimento delle troiane si concentra su queste quattro figure femminili, quattro donne antiche e ancora capaci di raccontarci i segreti recessi della nostra costituzione profonda.
Abbiamo cercato di rendere concreta e vitale la parola di Euripide, abbiamo lasciato che attraversasse i corpi di chi era in scena per lasciarla risuonare nella sua assoluta vibrante, tragica bellezza.