melologo di Tullio Kezich
da Giorgio Bassani
regia Piero Maccarinelli
con Massimo De Francovich
musiche Alberto Caruso
eseguite al piano dall’autore
Gli occhiali d’oro di Giorgio Bassani è un piccolo capolavoro della letteratura italiana del ‘900, pari a “Il giardino dei Finzi Contini”. Bassani, attraverso il protagonista del racconto, un medico otorinolaringoiatra, racconta la realtà ferrarese degli anni fra il 30 e il 40, non risparmiando alcuna critica alla società ipocrita di quegli anni, attenta a far prosperare i propri interessi
mentre lo spettro del nazismo e delle leggi razziali tormentavano le famiglie ebree di Ferrara. Tullio Kezich, noto drammaturgo e critico cinematografico, pur mantenendo la matrice linguistica e letteraria del testo, lo ha ridotto in forma di
melologo musicato da Alberto Caruso, per la regia di Piero Maccarinelli. Un progetto sulla memoria e sul trasformismo di questo nostro paese che tanto amiamo ma che conosciamo così poco. Ancora una volta lo sguardo lucido e implacabile di Bassani sulla diversità, sulle convenienze della borghesia che ha fallito non riuscendo a rappresentare la borghesia del nostro paese.