Lunedì 15 marzo
Piccolo Eliseo Patroni Griffi – ore 20.45/ingresso libero
di Paolo Sylos Labini
con Neri Marcorè, Simone Francia
musiche eseguite dal vivo da Luca Aquino, trombettista
a cura di Cristina Comencini
In Italia uomini laici, non comunisti né cattolici, sono mosche bianche. Sylos Labini era uno di questi rari esempi di mente libera da chiese e capace dunque di vedere l’Italia con occhi anglosassoni, di raccontare con ironia e passione i nostri mali passati, quelli che ci attendono, i veri presupposti per un cambiamento.
Cristina Comencini
Paolo Sylos Labini (1920-2005) è stato uno dei maggiori economisti del Novecento. Intellettuale appassionato e battagliero polemista, è cresciuto accanto a protagonisti dell’Italia civile come Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini.
«Forse tra cinquant’anni, quando sarò su una nuvoletta, mi daranno ragione, ma per ora vengo ritenuto un eterodosso», diceva della sua economia tutta volta allo sviluppo, al bene comune, allo sradicamento della miseria.
Per anni, sostanzialmente inascoltato, denunciò la degenerazione morale del paese, si oppose a Salvo Lima già nel 1974, lottò contro il malcostume nelle Università.
Fu tra i primi a capire i rischi del fenomeno Berlusconi che combatté fino alla fine quando diede alle stampe il suo ultimo accorato appello ai suoi concittadini eloquentemente intitolato «Ahi, serva Italia».
Roberto Petrini*
In scena Neri Marcorè sarà l’economista, pacato, sorridente, lucido e intransigente, che risponderà alle domande del giornalista interpretato da Simone Francia.